Laboratorio di Linguistica
'Giovanni Nencioni'
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Pier Marco BERTINETTO, Anna LENTOVSKAYA

A diachronic view of the actional/aspectual properties of Russian verbs

 

This paper will has been accepted for publication on "Russian Linguistics".

Abstract
This paper addresses the evolution of the Russian verb system, with special regard to the actional and aspectual values. Proto-Slavic developed derivational devices to mark the notion of “temporal boundedness”. Besides, the Proto-Slavic opposition between “definite” and “indefinite” verbs was exploited to recreate the Aorist / Imperfect distinction. Church Slavonic further developed the system, orthogonally combining the aspectual opposition [+perfective] with the actional opposition [+bounded]. The latter opposition (common to all Slavic languages) later underwent the pressure of the correlated (but semantically tighter) opposition [+telic], so that in most Northern Slavic languages (obviously including Modern Russian) the Aorist / Imperfect distinction became progressively opaque. This fostered a thorough system restructuring, giving rise to a syncretic category whereby the actional and aspectual values appear to be tightly intertwined. The Church Slavonic system, still present in Ancient Russian, is substantially preserved in Bulgarian and, to some extent, in other South Slavic languages. As for the “definite / indefinite” opposition, it residually survives in the small subset of the Russian motion verbs.

 

Riassunto
In questo lavoro viene analizzata l’evoluzione dei verbi russi, con particolare riguardo alle valenze azionali ed aspettuali, ripercorrendone lo sviluppo a partire dal Proto-Slavo. Gli studi specialistici hanno mostrato che in Proto-Slavo l’antica opposizione Indo-Europea fra verbi così detti definiti / indefiniti venne riutilizzata per far rivivere la distinzione fra Aoristo ed Imperfetto. Oltre a ciò, il Proto-Slavo sviluppò un apparato derivazionale, basato su prefissi e suffissi, per marcare la nozione di “limite temporale” (“temporal boundedness”). Lo Slavo Ecclesiastico (o Antico Slavo) sviluppò ulteriormente tale sistema, combinando ortogonalmente l’opposizione aspettuale [±perfettivo] con l’opposizione azionale [±limitato]. Quest’ultima opposizione, trasmessasi al lessico di tutte le lingue slave, subì poi la pressione della strettamente correlata, ma più vincolante, opposizione [±telico]. Come conseguenza, in molte lingue slave settentrionali la distinzione aspettuale fra Aoristo ed Imperfetto divenne progressivamente opaca, creando le premesse per una radicale semplificazione del sistema dei tempi verbali. Il collasso fu verosimilmente provocato dalla frequente convergenza statistica fra telicità e perfettività da un lato, atelicità ed imperfettività dall’altro. Per effetto di ciò, il meccanismo derivazionale (fondato su prefissi e suffissi) che ha plasmato il lessico di tutte le lingue slave fu reinterpretato in Russo Moderno, e nella maggior parte delle lingue slave settentrionali, nei termini di una nuova categoria sincretica, nella quale i tratti azionali ed aspettuali risultano inestricabilmente intrecciati. In questo contributo, tale nozione viene convenzionalmente indicata come ‘aspetto’, per distinguerla dalla medesima parola scritta senza virgolette (da intendersi, quest’ultima, in accezione generale, ossia tipologicamente neutra). Il sistema dello Slavo Ecclesiastico, documentabilmente presente anche in Antico Russo, si è sostanzialmente conservato in Bulgaro e, sia pure in minor misura, in altre lingue slave meridionali. Quanto invece all’antica distinzione [±definito], essa sopravvive residualmente nel limitato gruppo dei verbi di moto russi, opportunamente reinterpretata come moto definito vs. moto indefinito.