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Romance Philology 49 (1996): 383-419
Bertinetto Pier Marco & Mario Squartini
( “La distribuzione del Perfetto Semplice e Composto nelle diverse varietà di italiano”)
Abstract:
Questo lavoro presenta il rendiconto di un'inchiesta condotta in una serie di città campione, al fine di ottenere dati di prima mano in merito alla distribuzione del Perfetto Semplice (PS) e del Perfetto Composto (PC) nelle diverse varietà di italiano. Come è noto, la differenza all'uso colloquiale di questi due tempi costituisce un tratto caratterizzante del contrasto tra italiano del Settentrione e del Meridione, con il Centro a fare in qualche modo da cerniera. Tuttavia, nessuna indagine specifica era stata finora condotta a questo riguardo (benché esista intorno alla problematica di PS/PC una cospicua bibliografia, che viene citata e discussa).
Le città campione sono state le seguenti. Al Nord: Torino, Bergamo e Padova; al Centro: Pisa,
Roma e Macerata; al Sud: Napoli, Lecce e Potenza; in aggiunta, sono stati fatti prelievi a Cagliari ed a Palermo. In ciascuna località è stato distribuito, con la collaborazione di un gruppo di colleghi cui va il caloroso ringraziamento degli A., un questionario contenente 24 enunciati. Il compito degli informatori, dieci per località, consisteva nel sostituire l'Infinito (o gli Infiniti) contenuto/i in ciascuna frase con il PS o il PC, secondo le proprie personali preferenze, cercando di adeguarsi il più possibile all'uso parlato locale. Il metodo seguito presenta il vantaggio di una notevole omogeneità e agilità nella raccolta dei dati, ma comporta anche indubbi problemi, che nel lavoro vengono adeguatamente discussi.
L'analisi delle risposte mostra che il PC mantiene ovunque, con minime variazioni, il pieno
controllo delle funzioni tipicamente demandate all'aspetto "compiuto" (corrispondente al "perfect" della tradizione grammaticale inglese). In sostanza, il PC viene omogeneamente impiegato per esprimere la nozione di "rilevanza attuale" dell'evento (ossia, del suo risultato), in tutte le sue principali manifestazioni: effetto perdurante, "notizia fresca", "esperienzialità", "inclusività" (nel senso di un evento iniziato nel passato, ma estendentesi fino al momento dell'enunciazione). Emergono invece divergenze anche statisticamente significative per quanto riguarda il trattamento delle funzioni specificamente "aoristiche" imperniate sulla nozione di "racconto". In questi contesti, benché il numero di PS sia tutt'altro che trascurabile anche al Nord, si osserva una netta differenziazione geografica. Al Nord (ed a Cagliari) prevalgono i PC, al Centro (nonché a Palermo) si ha una situazione più equilibrata, mentre al Sud prevalgono i PS. La differenza tra Centro e Sud traspare soprattutto in relazione al diverso trattamento di racconto "personale" vs. "impersonale": gli informatori del Centro fanno distinzione tra questi due tipi di contesto (adoperando un minor numero di PS nel primo caso), mentre quelli meridionali tendono ad usare indiscriminatamente il PS. In margine a questi risultati, è emersa anche la sorpresa di Cosenza, che in una prima fase era stata scelta come punto di prelievo, ma che è stata poi esclusa dai conteggi statistici data la sua evidente difformità rispetto al resto del Meridione. E' infatti risultato che in tale località l'uso del PS è divenuto ormai molto raro, più ancora che nelle città del Settentrione che ci sono servite di riferimento. Questo ci ammonisce a considerare le macroregioni Nord, Centro e Sud come nulla più che utili semplificazioni, al di là delle quali si cela una realtà molto più variegata, e suscettibile di ulteriori approfondimenti.