/<1994>/ Il Grande Est. Passaggio obbligato tra l'Italia e le Fiandre, il territorio tedesco e l'interno del paese, il Grande Est ha visto svolgersi scambi commerciali favoriti dal corso del Reno e da importanti iniziative commerciali, quali le fiere di Troyes. La Champagne è universalmente nota per il suo vino frizzante, di cui si visitano le cantine, ma è anche ricca di arte e bellezze naturali. Altra regione vinicola è l'Alsazia, che sembra quasi un Land tedesco per il nitore dei paesi, la festa di colori dei suoi balconi fioriti e le case a graticcio. A Strasburgo e Colmar sono anche organizzate delle escursioni sul Reno che portano in Germania. I Vosgi fiancheggiano a Sud il Giura più giovane, dai dirupi più scoscesi: i due massicci sono coperti di belle foreste di pini e abeti. La vicinanza della Svizzera si avverte assaggiando, nel Giura, i formaggi Gruyère e Comté, nonché gustando i ricchi piatti tradizionali, la fondue e la raclette. Valle della Loira. Fiorente centro del rinascimento francese, fu polo d'attrazione per i grandi del regno di Francia, che vi eressero magici castelli. Le regioni vicine al fiume, dal corso tranquillo, ma talora percorso da correnti fortissime, sono caratterizzate da una sorprendente varietà di paesaggi, dalle foreste ricche di selvaggina della Sologna, alle valli pittoresche di Cher e Indre, alle distese della Beauce, alle verdi rive di Loir, Sarthe e Mayenne sino ai prati dell'Angiò. I numerosi corsi d'acqua e gli impianti sportivi ben attrezzati permettono di praticare pesca e sport nautici. La costa atlantica Ben note sono le sue spiagge sabbiose e leggermente in declivio, che offrono tutti gli svaghi della vita di mare, dal nuoto, alla pesca, alla vela, al surf. Ma la descrizione generale non esaurisce la varietà di un litorale che, dalle spiagge della Vandea, adatte alle esigenze turistiche familiari, a quelle delle Lande e dei Paesi Baschi, dove le grandi onde consentono ai surfisti fantastiche planate, non cesserà di sorprendere chi ami l'oceano. Lungo la costa, la natura convive con l'eleganza di stazioni quali Royan, Arcachon e Biarritz, che si «affacciano» sulle tante Isole, quali Noirmoutier, le isole di Yeu e di Aix, di Ré e d'Oléron. All'interno, la possibilità di praticare sport acquatici è assicurata dai grandi specchi d'acqua delle Lande. Anche la tavola è ricca - oltre al pesce e ai frutti di mare, si segnalano il pollo, l'anatra e l'oca, di cui si gusta il famoso fegato, il foie gras. Il tutto annaffiato dai numerosi ed eccellenti vini della regione di Bordeaux, cui si aggiungono il cognac e il pineau, prodotti nella zona della Charente. I Pirenei Montagne di scenari grandiosi, quali Gavarnie, i Pirenei godono di una esposizione al sole particolarmente favorevole. Ottimamente attrezzato per gli sport invernali, il massiccio offre anche numerose stazioni termali. Alle pendici dei monti, il Béarn è meta dei pellegrini che si recano a Lourdes e dei turisti incuriositi da Pau, la città natale di Enrico IV. Più a Est, su un picco roccioso, sorge Saint-Bertrand-de-Comminges, luogo caro alla cristianità, dove ogni estate si tiene un festival musicale. Verso Nord, gli appassionati di fortificazioni troveranno di che soddisfare il proprio interesse nelle bastides, capolavori di architettura urbana medievale, e i golosi si sazieranno di foie gras. La costa della Linguadoca e del Roussillon. Recentemente attrezzata per un ottimale sfruttamento delle immense spiagge, la costa della regione è oggi meta ideale per chi ami il mare e i moderni impianti turistici che si trovano alla Grande-Motte, a Cap d'Agde, a Port-Leucate, Port-Barcarès e Canet-Plage. L'interno è il terreno della vigna, che produce vini quali il Corbières e il Minervois, o vini da aperitivo come il Rivesaltes e il Banyuls. Ma anche artisticamente la regione è ricca, come provano belle città antiche, quali Montpellier, Sète, Pézenas, Bézier e Narbonne, vivaci centri universitari e commerciali. Provenza e Alta Provenza. Rilucenti di una luminosità intensa e profumati di lavanda, la natura e i paesi provenzali hanno un fascino particolare e autentico, che continua a parlare del passato - Arles, Nimes e Orange raccontano l'antichità romana, Avignone testimonia un momento di crisi del papato, Aix-en-Provence ricorda la corte del buon re Renato. E la natura si corruga nelle Gole dell'Ardèche, nel Monte Ventoux e nelle Alpilles, che forniscono una fantastica scenografia a Les Baux. E l'ultimo tocco è dato dal Rodano e dai suoi affluenti, nonché dall'estuario, la selvaggia e pittoresca Camargue. Le Alpi. Offrono dovunque una gamma incomparabile di paesaggi maestosi sui massicci del Monte Bianco, della Vanoise e degli Ecrins, in cui si susseguono cime e ghiacciai, sereni lungo le rive dei laghi di Ginevra, d'Annecy e del Bourget, luminosi nelle valli di Briançon e del Queyras. Le vacanze sportive, che permettono la pratica di sci da discesa e da fondo, alpinismo, deltaplano, parapendio e anche rafting, sono possibili in tutte le stagioni. La Costa Azzurra e la Corsica. Paesi mediterranei per eccellenza, la Costa Azzurra la Corsica sposano mare e montagna in un'infinita varietà di paesaggi. 1610: Luigi XIII viene incoronato re di Francia. Con lo sviluppo di porti interni, il commercio del paese fiorisce e viene pianificata l'espansione urbanistica di alcune città (Orléans, La Rochelle, Montargis, Langres). Il regno è caratterizzato da una ribellione aristocratica, oltre che dall'opera pionieristica di San Vincenzo de' Paoli, a livello sociale (ospedali, Dame della Carità). Nei campo del pensiero, Cartesio pubblica il Discorso del metodo (1637), in cui basa il proprio ragionamento sul dubbio sistematico («Cogito, ergo sum»), punto di partenza per la rivoluzione intellettuale che, tra le sue innumerevoli conseguenze, portò anche all'invenzione della geometria analitica. 1624: Il primo ministro del re, Richelieu (1585-1642), riesce nel tentativo di ridurre il potere del protestantesimo, eccessivamente proteso a ricercare l'aiuto esterno (La Rochelle) o a opporre resistenza all'unificazione del regno (Montauban, Privas). Alcune esecuzioni esemplari hanno lo scopo di sottomettere la nobiltà (Montmorency, Cinq Mars), fine che si cerca di raggiungere anche con la demolizione dei castelli. Richelieu consolida il ruolo della Francia in Europa (guerra dei Trent'anni) e, nel 1635, fonda l'Accademia di Francia (Académie française). Luigi XIV: 1643-1715. In 72 anni di regno, il Re Sole lascia il segno sia in Francia che in Europa. All'epoca della sua ascesa al trono, il re ha solo cinque anni e quindi Anna d'Austria conferma Mazarino nel suo ruolo di primo ministro. Cinque giorni dopo, la vittoria francese di Rocroi (1643) segna la fine del dominio spagnolo in Europa, Nel 1648 la Pace di Vestfalia conclude la guerra dei Trent'anni, riconosce alla Francia i diritti sull'Alsazia (tranne Strasburgo e Mulhouse) e sancisce il ruolo del francese come lingua della diplomazia. Nel 1657, sotto lo sguardo del re, l'assedio di due mesi di Montmédy giunge a una conclusione vittoriosa ad opera di La Ferté e Vauban, che pongono così termine al dominio spagnolo nei Paesi Bassi. Come risultato delle iniziative diplomatiche dello statista Lionne, nel 1662 il primo anno del regno personale del re viene coronato dall'acquisto del porto di Dunkerque, che diventa una base per i contrabbandieri e i corsari come Jean Bart, che operano al servizio del re. A questo punto, la rivalità anglo-francese per il controllo dei mari diventa il motivo dominante della politica internazionale. Nel 1678 il trattato di Nimega segna la fine della guerra d'Olanda, la rinuncia alla Franca Contea e a 12 piazzeforti fiamminghe da parte della Spagna, e la riconquista dell'Alsazia. La Rivoluzione francese, che apre il continente europeo alla democrazia, è il risultato della lunga crisi che ha colpito l'Ancien Régime. Esistono ancora opinioni divergenti sull'entità della violenza e degli sconvolgimenti che ne derivarono, anche perché non si è ancora giunti a una comprensione esatta di cause e conseguenze. Accelerata dagli insegnamenti dei filosofi dell'Illuminismo, oltre che dall'incapacità di un sistema ancora essenzialmente feudale ad adattarsi alla nuova realtà sociale, la Rivoluzione scoppia in seguito alla disastrosa gestione finanziaria e allo svuotamento delle casse dello stato. Gli avvenimenti principali si verificano a Parigi, ma le loro ripercussioni si fanno risentire anche nelle città di provincia (Lione, Nantes) e nelle campagne. Nel 1789 gli Stati Generali si ribattezzano Assemblea Nazionale Costituente, viene occupata la Bastiglia, è abolito il sistema feudale e viene proclamata la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. Nel 1791 il re fugge da Parigi, ma viene arrestato a Varenne, riportato nella capitale e privato dei suoi poteri. Nel 1792 il paese viene salvato dall'invasione dai sanculotti, scarsamente armati, ma fortemente motivati, che respingono l'esercito professionista prussiano a Valmy. Il giorno seguente viene proclamata la Repubblica. Nel 1793 il re viene ghigliottinato, scoppia quindi la rivolta della Vandea, l'insurrezione di Lione viene repressa e Tolone viene assediata. Nel 1795 viene adottato il sistema metrico. Nel 1799 Napoleone rovescia il Direttorio, dichiarandosi Primo Console del Repubblica. Nel 1804 viene promulgato il Codice Napoleone. Guerra della Vandea. E' questo il nome assegnato all'insurrezione guidata dai realisti, ma a carattere popolare, scoppiata nella Francia occidentale nel 1793 come reazione agli eccessi della Convenzione. Il paesaggio del bocage che copre la maggior parte della regione favorisce la guerriglia condotta dai «Bianchi» (realisti cattolici) contro i «Blu» (repubblicani), che si affidano al generale alsaziano Kléber. Nell'inverno del 1793 migliaia di Bianchi vengono giustiziati a Nantes, Angers, Fontenay, mentre le campagne sono devastate dalle colonne mobili dei soldati vendicativi. Eppure la resistenza continua, finché non si giunge a una pacificazione grazie alla politica più conciliante. Delacroix: La Libertà che guida il popolo